Il cervello autistico

Scritto il 24 dicembre 2017

Il cervello autistico, di Temple GrandinTemple Grandin è un personaggio bizzarro nei modi e nell’aspetto, è un professoressa laureata in psicologia e zoologia nonché esperta di fama mondiale nel campo della progettazione di allevamenti bovini ed è affetta da autismo.

Alcuni anni fa la sua storia fu portata all’attenzione del grande pubblico da un racconto di Oliver Sachs e in seguito furono prodotti alcuni documentari ed un film biografico del 2010 con Claire Danes nel ruolo della protagonista.

Temple Grandin è autrice di numerosi articoli scientifici e di libri inerenti le tecniche di allevamento degli animali da macello ma è conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per quella che negli anni è diventata, per lei, una vera e propria missione: divulgare la conoscenza e la consapevolezza riguardo al tema dei disturbi dello spettro autistico.

Non solo partecipa a numerose conferenze incontrando genitori ed educatori di persone “nello spettro” ma, a partire dalla metà degli anni ’80, è diventata una prolifica autrice di saggi che trattano l’argomento dal suo privilegiato punto di vista, quello di persone affetta da Sindrome di Asperger, un disturbo riconducibile allo spettro autistico ma caratterizzato da alto funzionamento e da difficoltà nell’interazione sociale e schemi di comportamento e di interesse inusuali e caratteristici.

Nel corso degli anni Temple Grandin ha efficacemente ed apertamente condiviso con i suoi lettori le sue personali esperienze e conoscenze, per cercare di fare chiarezza intorno a questa categoria di disturbi dello sviluppo. Il suo essere fondamentalmente una scienziata, la porta ad avere un approccio clinico ed oggettivo verso quella che è la sua stessa condizione e colpisce molto nel leggere i suoi libri, il fatto che il suo interesse per le innovazioni tecnologiche applicate allo studio dei disturbi dello spettro autistico, occupi sempre un posto importante nei suoi scritti.

In questo libro in particolare, intitolato “Il cervello autistico. Pensare oltre lo spettro“, Grandin si sofferma a lungo nell’analizzare le ultime scoperte neurologiche, biologiche e genetiche e il modo in cui le più avanzate macchine MRI possono aiutare a comprendere finalmente la vera natura dei disturbi dello spettro autistico. Si parla di “disturbi” dello spettro autistico proprio perché non esiste un modello unico e generico a cui far aderire tutti coloro i quali ricevono una diagnosi di questo tipo.

Esistono dei criteri diagnostici ma, sottolinea Grandin rivolgendosi ai genitori di bambini ASD, non permettete mai che i vostri figli vengano etichettati secondo le linee guida del DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali).

La genetica dell’autismo è troppo varia per essere ricondotta a dei modelli preconfezionati e quello che auspica Grandin è che chiunque abbia a che fare con una persona nello spettro autistico, faccia del suo meglio per aiutarla a trovare un suo posto nel mondo, sfruttando al meglio le sue peculiarità, trasformando le difficoltà in opportunità, insegnandole il modo migliore per affrontare una realtà che viene vista come ostile e respingente.

Per fare ciò, secondo Grandin, è importante capire a quale tipologia di pensiero appartiene chi è affetto da autismo. In un suo saggio del 1995 intitolato “Pensare in immagini“, l’autrice partiva dalla sua esperienza e dal suo personale modo di pensare ed interpretare la realtà e aveva erroneamente creduto che chiunque si trovasse nello spettro autistico, pensasse secondo questa modalità.

Col passare del tempo, incontrando molte altre persone e scambiando con loro informazioni a questo riguardo, si è resa conto che si sbagliava. In questo libro, scritto a quattro mani con Richard Panek, Temple Grandin rivede la sua posizione e formula una teoria secondo la quale esistono tre diversi tipi di pensiero.

Ne elenca le caratteristiche in modo che chiunque possa capire quali siano i propri punti di forza e conclude l’opera dando degli interessanti ed utili spunti per capire anche quali siano le professioni più adatte per ciascuno, proprio sulla base della propria modalità di pensiero.

L’approccio pragmatico della Grandin verso i disturbi dello spettro autistico, rende il libro particolarmente adatto e consigliabile ai genitori, agli insegnanti, agli educatori e a chi in generale si trova a convivere quotidianamente con persone affette da questo disturbo. E’ una valida guida in cui trovare consigli pratici e suggerimenti su come affrontare la quotidianità, come pianificare un futuro che può apparire incerto e difficoltoso e come rafforzare l’autonomia e l’indipendenza dei propri figli.

Prologo

In questo libro, guiderò i miei lettori in un viaggio attraverso il cervello autistico. Io mi trovo in una posizione privilegiata, potendo parlare della mia esperienza di persona con autismo, e anche di quanto sono arrivata a capire, sulla condizione autistica, grazie alle numerose scansioni cerebrali – sempre con le tecnologie più all’avanguardia – a cui mi sono sottoposta per decenni.

Alla fine degli anni Ottanta, poco dopo che era diventata disponibile la risonanza magnetica nucleare (MRI), afferrai al volo l’occasione di fare il primo «viaggio al centro del mio cervello». All’epoca le apparecchiature per la MRI erano una rarità, e vedere i dettagli anatomici del mio cervello fu per me uno spettacolo impressionante.

Da allora, ogni volta che si rende disponibile un nuovo metodo di scansione sono la prima a offrirmi di collaudarlo, e queste numerose scansioni cerebrali hanno fornito spiegazioni plausibili del mio ritardo infantile nel parlare, dei miei attacchi di panico e delle mie difficoltà nel riconoscere i volti umani.

Dove trovare il libro online?

Il cervello autistico, su Amazon

The Autistic Brain (in inglese), su Amazon

Temple Grandin, DVD in lingua inglese

 

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